BRANDING E PERSONAL BRANDING: IL VALORE DELL’AZIENDA E DELLE PERSONE.

I concetti di branding e personal branding sono ormai noti e spesso usati impropriamente. Parliamo di aspetti fondamentali per l’azienda ma è necessario chiarire come utilizzarli e in che modo si inseriscono nel complesso della gestione aziendale.

L’idea che qualunque attività di comunicazione possa essere la bacchetta magica per far crescere l’azienda è da superare: come mettiamo impegno e costanza in un’attività sportiva che ci darà risultati nel tempo, allo stesso modo dobbiamo allenare il brand per portarlo al successo in un dato tempo con determinati mezzi.

Fare branding è prima di tutto un orientamento di pensiero, un modo di intendere l’esistenza e l’operato dell’azienda che dovrebbe maturare all’interno di qualsiasi organizzazione, a prescindere dalle dimensioni e dal genere di offerta. Sottovalutare questo aspetto o ritenerlo superfluo è un errore che penalizzerà l’azienda nella sua crescita.

Ogni impresa dovrebbe sapere – il condizionale è d’obbligo! – chi è, cosa la distingue dalle altre, perché fa quello che fa (e non soltanto cosa fa) e per quale motivo le persone dovrebbero sceglierla. Dovrebbe poi essere capace di rappresentarsi ed esprimersi all’esterno in maniera coerente attraverso gli strumenti in suo possesso, a partire dal marchio, dall’immagine coordinata e dal tono di voce, fino a coinvolgere l’intera comunicazione visiva e verbale.

Avere consapevolezza della propria identità e del proprio valore, e saperli trasferire alle persone, è l’essenza del fare branding e offre alle aziende la migliore possibilità per distinguersi, interessare e farsi apprezzare. Soprattutto pone le basi per intraprendere quel percorso che porta a diventare una marca.

Come si inserisce il personal branding in questo panorama? Uno dei passaggi per valorizzare l’azienda è quello di mettere al centro le sue persone chiave. Il personal branding permette di dare un volto umano all’azienda e di identificarla con una o più persone di cui il cliente può fidarsi e con cui può creare una relazione duratura.

Un’azienda orientata al mercato non può non comprenderlo. Questo significa, non solo mettersi in gioco in prima persona come imprenditore, ma anche incentivare i brand personali dei propri dipendenti e stimolare conversazioni in cui l’azienda possa essere coinvolta spontaneamente.

Anche le statistiche confermano l’importanza di questa attitudine aziendale:

  • un contenuto aziendale è otto volte più coinvolgente quando è direttamente il dipendente, dai suoi profili social personali, a condividerlo
  • i contatti generati dalle attività social dei singoli dipendenti sono sette volte maggiori
  • i dipendenti che sono incentivati nelle loro attività di personal branding avrebbero oltre una possibilità su cinque in più di sentirsi «ottimisti» rispetto al futuro dell’azienda e ha effetti positivi sulla retention aziendale.

Dobbiamo ripensare alla gestione dell’azienda, non solo in ottica di orientamento al cliente, ma in generale mettendo al centro di tutti i processi le persone, che siano le risorse interne all’azienda, i clienti o i fornitori e partner esterni. In quest’ottica, il personal branding diventa una strategia mirata del più ampio concetto di branding.

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