Dal cinema alla tv, il fascino contraddittorio della pubblicità.

Il mondo del marketing suscita grande curiosità e interesse ma anche critiche e perplessità. Il cinema e la tv ne hanno spesso raccontato le dinamiche e i segreti. Tante le serie e i film su cui oggi vi diamo qualche suggerimento.

 

Tra le serie di maggior successo, non possiamo non citare Mad Men. Ambientata a New York negli anni ’60, la serie racconta la vita di alcuni pubblicitari e tratteggia i mutamenti sociali in atto negli Stati Uniti utilizzandocome specchio il mondo pubblicitario di New York. Molto interessante per conoscere aspetti storici della comunicazione pubblicitaria. Il protagonista della serie, Don Draper, è il direttore creativo dell’agenzia pubblicitaria Sterling Cooper, che, nel corso delle sette stagioni, si occupa di diverse campagne pubblicitarie per brand veri e molto noti. Tra questi, Lucky Strike, che, dopo la legge che impediva di pubblicizzare il tabacco come sicuro per la salute, minaccia di lasciare l’agenzia se non gli avessero proposto una strategia pubblicitaria originale, e Kodak, per cui verrà creata una campagna per promuovere il nuovo proiettore di diapositive, utilizzando fotografie della famiglia di Don Draper per toccare il cuore dei dirigenti Kodak.

 

Il film Thank you for smoking affronta il tema della persuasione. Il protagonista, Nick, è il portavoce di una multinazionale del tabacco e il suo compito è quello di convincere i detrattori del fumo. Nel film il ruolo fondamentale lo hanno le battute di questo personaggio, il cui fascino e magnetismo incanta i telespettatori. La dialettica si sposta dal giusto allo sbagliato, dal vero al falso, dal nonsense all’assurdo. L’industria del tabacco diventa, così, simbolo di una delle contraddizioni storiche del capitalismo: vendere un prodotto che crea assuefazione e dipendenza, tentando in tutti i modi di negare la nocività del prodotto stesso.

 

Silicon Valley, serie tv statunitense trasmessa tra il 2014 e il 2019, racconta la vita di alcuni programmatori che riescono ad ideare una piattaforma, apparentemente poco utile, che si rivela però essere un compressore di dati senza perdita di qualità, molto più efficiente di quanto si sia mai realizzato prima, e che si può applicare a qualsiasi tipo di file. Il principale creatore, Richard, dovrà scegliere se vendere il prodotto a 10 milioni di dollari, oppure proseguire la sua strada fondando una società. Questa serie, che apre gli occhi sul mondo delle startup e delle innovazioni tecnologiche, fornisce concetti formativi sull’argomento come metodologie AGILE, pivot, pitch e tante altre.

 

The founder, film del 2016, racconta la storia di Ray Crock, il 52enne che scoprì McDonald’s e che lo trasformò nel più grande impero di fast food nel mondo. Vengono chiaramente mostrate le strategie di marketing e di management adottate nel corso degli anni, dalla creazione pratica del cibo, all’ideazione del logo e dei colori del brand. La comunicazione sta al centro della riuscita del prodotto. L’intuizione del protagonista è fondamentale: la piccola hamburgeria McDonald’s, creata dagli omonimi fratelli, non sarebbe mai potuta diventare ciò che è ora se Kroc non si fosse reso conto dell’assoluta genialità del suo processo di produzione e della possibilità di imporlo su scala nazionale, trasformandolo poi in un franchising.

 

The Joneses è il primo grande film sull’influencer marketing, che ha travolto l’Italia soprattutto dopo l’arrivo dei social media. I Jones hanno una vita perfetta, successo a non finire, popolarità, e per questo suscitano invidia per tutto ciò che fanno. Ma in realtà la famiglia non esiste. I Jones sono, infatti, un gruppo di marketers professionisti che usano l’immagine di questa famiglia fittizia per promuovere prodotti all’interno della loro comunità.

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